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Ormai solo poche pratiche non si sono adeguate alla trasmissione telematica. A breve, il costruttore dovrà presentare la denuncia di opere strutturali tramite Posta elettronica certificata allo sportello unico, il quale, per rilasciare l’attestazione di avvenuto deposito, si servirà anch’esso della Pec. Viaggeranno via Pec anche la relazione che il direttore dei lavori deve depositare presso il Genio Civile a strutture ultimate e il relativo certificato di collaudo. A stabilirlo è un emendamento approvato nel corso dell’esame dello Sblocca-cantieri da parte delle Commissioni lavori pubblici e Ambiente del Senato.

Un ulteriore emendamento dà al ministero delle Infrastrutture un tempo massimo di  60 giorni(computati a partire dalla data di entrata in vigore della legge di conversione dello Sblocca-cantieri) per varare le linee guida che serviranno per meglio definire, dal punto di vista strutturale, le categorie di interventi classificati dallo Sblocca cantieri come «rilevanti», «di minore rilevanza» e «privi di rilevanza» allo scopo di sottrarre quelli meno rilevanti per l’incolumità pubblica all’obbligo di autorizzazione preventiva del Genio civile.

Infine, con una modifica all’articolo 59 del Tu Edilizia si dà la possibilità al ministero delle infrastrutture e dei trasporti di autorizzare, con proprio decreto, laboratori ad effettuare prove e controlli su materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti. Per dare attuazione a tale previsione, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione dello Sblocca-cantieri, è tenuto ad adottare specifici provvedimenti.

Name at 16:29, 2 Ottobre 2023 -

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